Leggi la prima parte sulla paradontologia.
Nel
caso in cui la terapia non chirurgica non bastasse, come abbiamo visto
nel articolo di Paradontologia in Giugno, si ricorre alla terapia
chirurgica. Il trattamento chirurgico deve essere considerato come un
mezzo aggiuntivo alla terapia causale e alla terapia meccanica non
chirurgica. Le diverse tecniche chirurgiche devono essere valutate
primariamente in base alla loro capacità di ridurre tasche profonde e
correggere altre situazioni che favoriscono l’accumulo di placca
batterica, quali alterazioni dell’architettura gengivale ed ossea o
coinvolgimento delle forcazioni. Tasche con profondità al sondaggio
maggiori di 5 mm hanno un rischio di recidiva 12 volte maggiore rispetto
a tasche minori o uguali a 4 mm. Denti pluriradicolati con lesioni
delle forcazioni hanno maggior rischio di essere persi rispetto a denti
senza coinvolgimento delle forcazioni.
Obiettivo primario della
terapia chirurgica è quello di facilitare l’igiene orale domiciliare
instaurando una morfologia gengivale, ossea e dentale conforme al
raggiungimento di questo obiettivo .Diverse procedure chirurgiche,
variamente combinate, consentono di modificare l’anatomia
gengivale/ossea/dentale. La terapia chirurgica può essere utilizzata per
ripristinare la dimensione biologica e ottimizzare l’esecuzione di
restauri conservativi e protesici.
Terapia chirurgica rigenerativa
Scopo
della chirurgia rigenerativa è ottenere un guadagno di tessuto di
supporto attorno ad elementi dentari gravemente compromessi dalla
malattia parodontale.
Questo obiettivo può essere raggiunto solo se la
terapia causale e la levigatura radicolare sono state effettuate con
successo. La procedura più affidabile ed efficace è la rigenerazione
tissutale guidata mediante l’applicazione di una barriera fisica per
l’esclusione delle cellule dell’epitelio e del connettivo gengivale
durante la fase di guarigione della ferita chirurgica. Sono attualmente
utilizzabili membrane riassorbibili e non riassorbibili.
E’
possibile ottenere guadagno di tessuto di supporto anche mediante
l’utilizzo di innesti di osso autologo.Le procedure chirurgiche
rigenerative possono essere applicate con risultati clinici prevedibili
nei difetti ossei angolari.
I risultati attesi della terapia rigenerativa includono:
– riduzione della profondità di sondaggio
– guadagno del livello clinico di attacco
– recessioni del tessuto marginale
La
chirurgia muco-gengivale comprende l’insieme delle procedure atte alla
correzione di difetti di morfologia,posizione e/o quantità dei tessuti
molli parodontali. Questi difetti possono essere trattati con interventi
a lembo o con innesti tissutali. Le indicazioni principali sono la
copertura delle superfici radicolari esposte e l’aumento di volume e di
quantità del tessuto gengivale per esigenze estetiche, protesiche od
ortodontiche.
I risultati attesi della terapia mucogengivale includono:
– guadagno del livello clinico di attacco
– eliminazione o riduzione delle recessioni del tessuto marginale
– incremento di tessuto cheratinizzato